martedì 18 novembre 2008

L'ideologia della meritocrazia

Da una parte c'è la meritocrazia, dall'altra l'egualitarismo: voi da che parte state? Questa è la subdola domandina che la Gelmini sta ponendo da giorni all'opposizione. Come se egualitarismo e meritocrazia fossero facce di una stessa medaglia. «Noi vogliamo cancellare dalla scuola e dall'università l'ideologia dell'egualitarismo», ha detto, «vogliamo cancellare l'ideologia del 18 o del 6 politico a tutti». E ha aggiunto: «Lo vogliamo fare perché abbiamo fiducia nelle persone e vogliamo premiare il merito». Figurarsi. Di fronte al crescere dell'Onda, appare chiaro che le parole «meritocrazia» - declinata ora nella volontà di cancellare una presunta «ideologia dell'egualitarismo» - resta la preferita da Gelmini per tendere una trappola all'opposizione, se è vero che, parlandone, fa «un appello all'opposizione e a una parlamentare che stimo», Mariapia Garavaglia, sua omologa del governo-ombra, a cui chiede «un contributo per migliorare la scuola». A parte che Garavaglia non rappresenta l'Onda, Gelmini non parla comunque a caso di «ideologia dell'egualitarismo». Così facendo, intende tirare in ballo i movimenti del '68 e del '77. Per correttezza, occorrerebbe che ricordasse anche come tutto o quasi quello che di nuovo si è avuto nella scuola pubblica italiana e nell'università negli ultimi 30 anni avvenne proprio in quegli anni. Per esempio, si deve a quegli anni il superamento di un'idea classista e privatistica dell'istruzione e della formazione, troppo simile a quella che propone oggi il governo riportando le lancette della storia della scuola italiana indietro di almeno 40 anni.

Leggi tutto l'articolo di Giuseppe Caliceti (Il Manifesto)

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