Nella settimana in cui in America veniva eletto un Presidente democratico grazie al voto storico del 72% dei giovani votanti, del 55% delle donne e della maggioranza schiacciante delle minoranze etniche, in Italia il Ministro Gelmini e la sua ‘riforma’ riuscivano nell’altrettanto storico evento di mantenere uniti in un’onda - da oggi in poi ricordata appropriatamente come anomala - sia giovani - dagli studenti della scuola alle matricole e ai dottorandi universitari- sia adulti – variamente raccolti tra maestri, insegnanti, professori, ma anche tra tanti genitori e, tra loro, soprattutto molte madri.
Nella stessa settimana in cui l’outsider di partito rivoluzionava il sistema americano a tal punto da vincere per la prima volta nella storia americana anche grazie a donazioni finanziarie private, organizzate a livello popolare tra privati cittadini, gruppi virtuali nati su Internet, associazioni di studenti e università private prestigiose, la ‘riforma’ dell’istruzione e dell’università di un governo come quello italiano, stimato al 60% del consenso popolare, continuava ad essere boicottata da una mobilitazione popolare che continua a crescere mediante un tam tam locale e nazionale.SEGUE>>>
Editoriale di Giusi Saladino
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