giovedì 13 novembre 2008

22, 24, 27, 30 o 40 ... ma diamo i numeri?

di Susanna Filoni

A seguito della L. 169, l'orario settimanale delle lezioni delle future classi prime sarà di 24 ore.
Nella scuola modello-ipermercato, già prefigurata dalla riforma Moratti e riproposta dal comma 1 dell'art. 4 della L.169 di recente approvata, l'utenza potrà richiedere “una più ampia articolazione del tempo scuola”.
La richiesta delle famiglie di un ampliamento dell'orario settimanale sarà la condizione necessaria, ma non sufficiente: occorrerà tenere conto anche della “dotazione organica assegnata alle scuole” (Schema di Piano Programmatico).
Siamo tutti in attesa di vedere come i nostri governanti “essenzializzeranno” le discipline, per capire qualcosa di più di questa scuola delle 24 ore che ci riporta al secolo XIX. Nel frattempo, non sappiamo trattenerci dal riflettere su ciò che, per ora, ci è stato dato conoscere, in verità non molto e parecchio confuso.
L'ipotesi che la maggioranza dell'utenza richieda un orario superiore alle 24 ore settimanali previste dalla L. 169/08 ci pare quasi scontata, altrimenti non si spiegherebbero le vivaci proteste delle famiglie.
Meno scontata negli anni a venire, molto meno scontata, invece, la disponibilità delle risorse in organico.
In base al richiamato Decreto Legislativo 59/2004 firmato Moratti, ammessa la coesistenza delle due condizioni – domanda dell'utenza e disponibilità di risorse - le future classi prime potrebbero funzionare con orari di:
- 27 ore settimanali, cioè 891 ore nude e crude distribuite in 33 settimane;
- 30 ore settimanali; cioè 891 ore + ulteriori 99 ore annue (pari a 3 ore settimanali in + per 33 settimane) riservate ad attività e insegnamenti facoltativi e gratuiti per gli alunni;
- 40 ore settimanali (990 ore + ulteriori 330 ore annue per l'assistenza durante la mensa e per il dopo mensa, cioè 30 ore + 10).

SEGUE>>>

Nessun commento: