La mobilitazione è ovunque e ovunque se ne parla in maniera costruttiva ... qui, ad esempio, siamo ad Alghero!
«Il problema fondamentale che la mobilitazione è riuscita a chiarire è quello dell’equità sociale – ha precisato il Preside della Facoltà di Architettura Giovanni Maciocco - Se nel medioevo si aveva paura e vergogna di non diventare come i genitori, se nel rinascimento regnava il timore di non riuscire nel proprio intento o progetto, oggi la paura fondamentale è quella di venire esclusi. Per questo io oggi sono affascinato dal poter contribuire al miglioramento non solo dell’Università ma dell’intero sistema educativo – ha aggiunto Maciocco - grazie a questa sperimentazione che stiamo facendo ad Alghero, unica in Italia, forse al mondo».
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“Una scuola pubblica, dall’asilo nido all’università adeguatamente finanziata, moderna e consapevole del passato; una scuola pubblica senza privilegi; una scuola “aperta a tutti” come dice la Costituzione Italiana”. Questo era il manifesto che introduceva l’assemblea di ieri pomeriggio dal titolo “Cronaca di una morte annunciata”. Nella grande sala conferenze della chiesa di San Francesco non c’era un posto a sedere, anzi la gente era numerosa anche in piedi. A chi accusa gli studenti di voler solo “marinare” le ore di didattica, la risposta è di una partecipazione costante a tutti gli eventi organizzati, una consapevolezza matura di chi sa che si sta giocando il proprio futuro.
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sabato 15 novembre 2008
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