Dopo quella contro il caro-parcheggi, parte la rivolta contro gli aumenti della refezione scolastica. La giunta ha annunciato la decisione di ritoccare le rette pagate dalle famiglie dei 70mila bambini che ogni giorno mangiano a scuola. E su Internet è cominciata la mobilitazione dal basso degli utenti del servizio offerto da Milano Ristorazione, la società comunale che per conto di Palazzo Marino rifornisce e gestisce 475 refettori.
«Le famiglie non dovevano essere agevolate? Sono indignata, spero in un vostro ripensamento, altrimenti era meglio pagare l’Ici», scrive rivolta al sindaco Stefania, impiegata part time, marito impiegato, tre figli. «Sono un padre di famiglia, ho due figli alle elementari, il Pdl mi ha tolto 200 euro di Ici e adesso me ne mette 400 in più di mensa scolastica. Vergogna», gli fa eco un genitore che usa “fantedipicche” come pseudonimo. Antonio Tuzzi aggiunge: «Se non ho capito male l’aumento non servirà per migliorare la qualità del servizio ma solo per riempire le casse vuote del Comune». E Rosanna fa notare: «Fa piacere apprendere che per il Comune da 23mila euro in su si entra nella categoria dei ricchi».
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«Le famiglie non dovevano essere agevolate? Sono indignata, spero in un vostro ripensamento, altrimenti era meglio pagare l’Ici», scrive rivolta al sindaco Stefania, impiegata part time, marito impiegato, tre figli. «Sono un padre di famiglia, ho due figli alle elementari, il Pdl mi ha tolto 200 euro di Ici e adesso me ne mette 400 in più di mensa scolastica. Vergogna», gli fa eco un genitore che usa “fantedipicche” come pseudonimo. Antonio Tuzzi aggiunge: «Se non ho capito male l’aumento non servirà per migliorare la qualità del servizio ma solo per riempire le casse vuote del Comune». E Rosanna fa notare: «Fa piacere apprendere che per il Comune da 23mila euro in su si entra nella categoria dei ricchi».
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