lunedì 15 dicembre 2008

a più miti consigli ...

La mobilitazione delle scuole di questi mesi, il forte impegno dei sindacati, le prese di posizione delle conferenza stato-regioni hanno indotto il governo a più miti consigli.
Posso dire che nel testo dell’accordo proposto dal governo si riconosce una mano abile, d’altri tempi, lontana dal decisionismo brutale cui abbiamo assistito in questi mesi? “Sopire, quietare”… Anche se già oggi i toni gelminiani cambiano. Ma vediamo nel merito. Nel testo dell’accordo stilato ieri a Palazzo Chigi il governo prende tempo sulla secondaria. Slitta di un anno l’avvio della cosiddetta riforma e si accetta su questi temi il confronto. Ma solo sull’applicazione dei regolamenti, come si legge in una nota del ministero. Sarà nei prossimi mesi un terreno di impegno fortissimo per il movimento, per i sindacati, per l’associazionismo professionale, per tante scuole che sui temi della riforma della secondaria hanno, e già da tempo, elaborazione e proposte. I no in realtà, in questi mesi, li ha detti solo il governo quando ha pensato, legiferando di conseguenza, che si potesse cambiare un pezzo così importante del sistema d’istruzione (il quinquennio della secondaria superiore) solo riducendo gli orari e aumentando gli alunni per classe. E buttando nel cestino sperimentazioni, lavoro e riflessione delle scuole secondo la logica del “punto e a capo” di morattiana memoria. Senza la volontà di conoscere e di ascoltare.
E comunque restano i tagli per il personale e per il personale Ata, previsti dalla legge 133.

Segue>>>

Nessun commento: