di Associazione Italiana Genitori
Il buio più fitto avvolge il destino dei bambini che si affacciano adesso alla scuola primaria e certo un genitore non può iscrivere il proprio figlio senza essere preoccupato.
“Purtroppo non siamo in grado di dare indicazioni alle famiglie che si rivolgono a noi per un parere – lamenta Rita Manzani Di Goro, presidente dell’A.Ge. Toscana - Il consiglio per tutti è quello di attendere gli ultimi giorni di febbraio prima di procedere alle iscrizioni. Nella speranza che il Ministero dica una parola definitiva sul funzionamento delle nuove classi”.
La circolare ministeriale sulle iscrizioni scolastiche per il prossimo anno ha sciolto infatti alcuni dubbi, ma ne ha lasciati in sospeso altrettanti. Si dice ad esempio che le famiglie debbono esprimere la propria preferenza fra quattro differenti possibilità (24, 27, 30 e 40 ore). Il genitore può sì esprimere le proprie preferenze, ma poi sarà la scuola ad assegnare i bambini alle classi e a stabilire quanto e come dovranno frequentare, per di più con la precisazione che “gli alunni sono tenuti alla frequenza per l’intero orario settimanale previsto per la classe cui sono assegnati”.
Segue>>>
Il buio più fitto avvolge il destino dei bambini che si affacciano adesso alla scuola primaria e certo un genitore non può iscrivere il proprio figlio senza essere preoccupato.
“Purtroppo non siamo in grado di dare indicazioni alle famiglie che si rivolgono a noi per un parere – lamenta Rita Manzani Di Goro, presidente dell’A.Ge. Toscana - Il consiglio per tutti è quello di attendere gli ultimi giorni di febbraio prima di procedere alle iscrizioni. Nella speranza che il Ministero dica una parola definitiva sul funzionamento delle nuove classi”.
La circolare ministeriale sulle iscrizioni scolastiche per il prossimo anno ha sciolto infatti alcuni dubbi, ma ne ha lasciati in sospeso altrettanti. Si dice ad esempio che le famiglie debbono esprimere la propria preferenza fra quattro differenti possibilità (24, 27, 30 e 40 ore). Il genitore può sì esprimere le proprie preferenze, ma poi sarà la scuola ad assegnare i bambini alle classi e a stabilire quanto e come dovranno frequentare, per di più con la precisazione che “gli alunni sono tenuti alla frequenza per l’intero orario settimanale previsto per la classe cui sono assegnati”.
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