martedì 2 dicembre 2008

Parlano di noi ...

La marcia trionfale conquista il Duomo
Una donna con il velo spinge il passeggino. Un gruppo di ragazzini scorrazza felice avanti e indietro. Un papà tiene sulle spalle una bambina bardata di cappello e guanti che sventola ieratica una bandiera gialla, senza battere ciglio. Trentamila persone hanno raccolto la chiamata di Retescuole per protestare contro la legge Gelmini, contro i tagli, il maestro unico, le classi ponte. Soprattutto per avvisare che una moltitudine non può essere ignorata, e che lo smantellamento della scuola pubblica proprio non s'ha da fare.
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Sfilano studenti e migranti. in vista del 12
L'Onda ha travolto Mestre. Per un pomeriggio di musica, laboratori per bambini, interventi e propositi. Uno su tutti, quello di creare uno spezzone «colorato, pacifico, chiassoso» per dirla con il ricercatore precario Marco, al corteo del 12 dicembre. Lo sciopero generale della Cgil infatti sarà attraversato dall'Onda.
Ieri a Mestre c'è stata anche un'altra importante congiunzione, quella degli studenti, maestri e dei genitori delle materne e delle elementari con gli studenti medi e universitari. Il tempo non ha giocato a favore dell'Onda, ma comunque piazza Ferretto si è riempita ed è stata attraversata da studenti di ogni età. I più piccoli hanno potuto passare il pomeriggio impegnati nei laboratori creativi messi a disposizione, i più grandi hanno ribadito il loro impegno a fermare la riforma scellerata pensata per la scuola dal governo Berlusconi.
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Manifestazioni in tutta Italia. Una mareggiata dal nord al sud
Non solo Milano. Anche Roma, Torino, Palermo, Genova. E ancora Firenze, Bologna, Parma, Reggio Emilia. Persino Padova. L'Onda non si ferma e anche ieri ha sommerso tutta la penisola, alla faccia del maltempo che investe tutto il nord Italia. Le manifestazioni si sono propagate, proprio come un'onda, dalle principali città fino nei piccoli paesi di provincia. A Bologna l'iniziativa più originale, messa in scena dai ricercatori emiliani. La ricerca è calpestata da questo esecutivo? Bene, allora ieri piazza Maggiore è stata ricoperta dalle 1800 fotografie dei ricercatori, che hanno invitato i passanti a camminarci sopra.
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Adesso si torna in classe per organizzare la resistenza in ogni scuola
(intervista a Mario Piemontese)
E adesso? L'Onda ha dimostrato di saper allagare le piazze di tutta Italia, la mobilitazione di Retescuole di ieri ne è l'ennesima dimostrazione. Le elementari sono l'asse portante, il punto dove insegnanti, genitori e studenti si incontrano, formano comitati e si preparano a una lotta di medio e lungo periodo. Ma per fare cosa? Saranno capaci di durare nel tempo, di continuare a lavorare classe per classe anche dopo questo autunno caldissimo? Lo abbiamo chiesto a Mario Piemontese, insegnante, genitore e attivista di Retescuole a Milano.
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