Lettera di Silvia Minardi a Galli della Loggia
Al signor Ernesto Galli Della Loggiavorrei provare a spiegare perché la cura che il ministro Gelmini propone alla scuola italiana è in contraddizione con la pretesa di voler migliorare la qualità della nostra scuola.
E spiegare a Lei, ma soprattutto all’opinione pubblica le ragioni per cui la protesta di queste settimane nel Paese è una protesta che trova il suo fondamento e la sua giustificazione nell’idea di scuola che noi abbiamo e che, ovviamente, contrasta con la Sua e con quella dell’attuale Ministro dell’Istruzione.
Ma andiamo con ordine.
Ammettiamo che sia vero che in tutti i confronti internazionali i nostri studenti ottengono risultati inferiori a quelli dei loro coetanei, perché il ministro Gelmini decide di infierire proprio sulla scuola primaria che, ad oggi, continua ad essere riconosciuto da tutti gli organismi internazionali come uno dei migliori sistemi di istruzione al mondo in termini di risultati di apprendimento e di competenze raggiunte dai bambini.
I dati su questo, come sugli altri segmenti della nostra scuola, sono lì a dirci che per questo governo la scuola deve semplicemente costare di meno. Tutto il resto non conta. Soprattutto non contano le nuove e diverse esigenze dei bambini di oggi in una società sempre più complessa e in continua evoluzione. Anzi meno sanno, meglio è. A tutti vorrei ricordare le parole di Derek Bok, presidente emerito dell’Università di Harvard, quando dice “Se pensate che l’istruzione sia costosa, provate l’ignoranza”
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