Lettera aperta ai Presidenti e membri dei Consigli di Istituto e rappresentanti dei genitori nelle scuole elementari di Padova e provincia
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza di schema di regolamento "Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione ai sensi dell'art.64 del Dl n.112/2008", già presentata alle Regioni.
Questa volta occorre riconoscere che - per quanto riguarda la scuola primaria - molte nebbie si sono diradate e che le recenti dichiarazioni del Ministro Gelmini hanno avuto un seguito. Ma vediamo di sottolineare, in sintesi, alcuni passaggi significativi.
1. Innanzi tutto è chiaro che "il tempo scuola della primaria è svolto secondo il modello dell'insegnante unico o prevalente che supera il precedente assetto del modulo e delle compresenze" (art.4, comma 3). Senza ombra di dubbio, questo è il modello pedagogico di riferimento della scuola elementare. Si decreta pertanto la fine dell'organizzazione modulare, vale a dire del modello introdotto dalla legge di riforma n.148/1990, fondato sul gruppo docente e sulla suddivisione degli ambiti disciplinari.
2. C'è da rilevare, rispetto alle bozze precedenti, che questo vale non solo per le classi prime a.s. 2009/2010, ma anche per le altre classi. Le classi successive alla prima - dice il 4° comma dell'art.4 - funzionano secondo i seguenti modelli orari: a) 27 ore, secondo quanto previsto dal decreto lgs.n.59/2004 (Moratti), senza compresenze; b) 30 ore, comprensive delle attività opzionali-facoltative (decreto Moratti), senza compresenze e nei limiti dell'organico assegnato per l'a.s. 2008/2009. Questo vuol dire che in tutti i modelli orari, siano essi a 24, a 27 o a 30 ore, non essendo più previste le compresenze dei docenti, l'insegnante è unico e/o prevalente. Di fatto il tempo scuola dei moduli (27-30 ore di scuola) resta ma cambia la sostanza, l'assetto organizzativo: non c'è più la pluralità docente, non c'è più il & ldquo;modulo". Questo è dunque il dato saliente, l'aspetto principale delle modifiche introdotte dal regolamento.
3. L'altra articolazione dell'orario prevista è quella delle 40 ore "corrispondenti" al tempo pieno, nei limiti dell'organico assegnato per l'a.s. 2008/09 (comma 4, art.4), senza compresenze. Si precisa che le classi a tempo pieno sono attivate a richiesta delle famiglie, sulla base di uno specifico progetto formativo e delle disponibilità di organico, nonché in presenza delle necessarie strutture e servizi. Per la determinazione dell'organico di dette classi è confermata l'assegnazione di due docenti per classe (comma 7, art.4).
4. Par di capire che il tempo pieno (senz'altro inteso come "40 ore") verrà garantito come una sorta di riserva indiana ove è presente, senza compresenze dei docenti, dato non irrilevante, essendo le compresenze un elemento essenziale del tempo pieno, il "valore aggiunto" che contraddistingue le migliori esperienze di questo modello scolastico consentendo attività di recupero per gruppi di alunni, classi aperte, attività laboratoriali, uscite didattiche, ecc.
5. Il riferimento al DPR n.275 del 1999, Regolamento sull'autonomia scolastica, pur presente in premessa, di fatto è sostanzialmente ignorato e/o contraddetto. Il ministero non si limita ad assegnare alle scuole un organico docenti sulla base del tempo scuola che si intende effettuare, ma indica anche il modello didattico - organizzativo da adottare (il maestro prevalente). Questo rappresenta uno sconfinamento di campo evidente rispetto a quanto prevede il Regolamento sull'autonomia scolastica, secondo il quale è competenza esclusiva delle scuole stabilire le modalità di impiego dei docenti (organizzazione didattica, suddivisione degli insegnamenti e degli ambiti disciplinari, ecc.).
Come genitori di bambini che frequentano la scuola primaria e come insegnanti che in tale scuola lavorano siamo molto preoccupati per quel che accadrà dal prossimo anno.
Attivi dal mese di ottobre (clicca qui per accedere al nostro sito) il comitato vuole raggiungere chi ancora non ha avuto una corretta informazione.
E' importante ricordare che i Regolamenti non possono sovrastare il diritto/dovere degli organi collegiali definito dall'autonomia scolastica. Diventa strategicamente importante che l'offerta formativa che le scuole presenteranno alle famiglie per le nuove iscrizioni siano le 30 e le 40 ore con le compresenze.
Questa cosa diventa addirittura essenziale per quelle scuole che, a Padova e provincia, funzionano con il cosiddetto modello a "tempo lungo"; tale modello sfrutta le potenzialità delle compresenze del modulo 3 per 2 per garantire la copertura per quattro o cinque giorni dei tempi mensa; se le compresenze scompariranno non ci sarà più la possibilità di avere tempi mensa e conseguente attività anche in orario pomeridiano.
Ma l'offerta formativa, ai sensi delle leggi vigenti (DPR n. 275/99), viene deliberata dal Consiglio d'Istituto sulla base della proposta del Collegio dei Docenti. Per questi motivi riteniamo ci siano le possibilità di organizzare in tutte le scuole di Padova e provincia una campagna per difendere l'attuale offerta oraria e di organizzazione per l'anno 2009/10, azione basata su modalità condivise di informazioni e su moduli di iscrizione da fornire alle famiglie che rendano impraticabile la controriforma Gelmini (clicca qui per scaricare i moduli per chiedere la conferma dell'offerta oraria).
Per predisporre questo percorso abbiamo organizzato venerdì 9 gennaio 2009, ore 20.45 presso la scuola elementare Valeri, via Monte Santo 24 (quartiere Palestro) un primo incontro di lavoro rivolto a tutti iPresidenti e membri dei Consigli d'Istituto e rappresentanti di classe. Lavoriamo insieme.
Carlo Salmaso e Michela Bertazzo - Comitato genitori insegnanti per la scuola pubblica
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