venerdì 7 novembre 2008

E ora che fare? Calma e gesso

Dopo la conversione in legge del decreto n.137 e le grandi mobilitazioni dei giorni scorsi nel mondo della scuola e tra genitori e insegnanti una domanda è ricorrente: e adesso che si fa?
Naturalmente c’è già chi pensa di mettere il carro davanti ai buoi, come si suol dire. In provincia di Milano qualche dirigente scolastico (per la verità pochi) ha già annunciato che presenterà ai genitori delle future prime elementari il modello basato sul maestro unico. Qualcuno addirittura (ma qui si tratta di casi patologici) ha sostenuto pubblicamente che darà avvio alle classi ponte per i bambini stranieri mettendo in atto una semplice “mozione”, quella contestatissima presentata dall’on. Cota (con quali risorse tra l’altro, in assenza della definizione degli organici, non è dato sapere…). Qualcun altro sta già parlando di rivedere i curricoli vigenti, i piani di studio e i relativi quadri orari. Ma, si sa, gli yesman esistono da sempre e c’è sempre qualcuno più realista del re.

Ma la domanda - che genitori e docenti pongono nel corso delle innumerevoli riunioni e assemblee pubbliche di questi giorni - resta: che fare, ora?
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SEGUE>>>>

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