venerdì 24 ottobre 2008

Tempo pieno o vuoto riempito?

Parla una maestra: "La scuola regredisce, resta solo rabbia"

Non è la prima che le passa sopra. Nei i suoi 36 anni di insegnamento Maria, 56 anni, maestra in una scuola elementare del centro storico di Cagliari, di riforme e controriforme nell’istruzione ne ha viste tante. Sa cosa vuol dire tenere da sola una classe di 24 alunni e ha bene in mente "il sollievo" che, nella complessità dei tempi moderni, può dare la presenza di colleghe con le quali costruire un percorso di formazione complesso ma efficace. “La pluralità degli insegnanti è chiaramente una cosa positiva – sostiene Maria -, perché consente lo scambio di idee, la collaborazione costante, una miglior capacità di giudizio. Si pensi solo all’approccio multidisciplinare ad una determinata materia: il cielo può essere osservato dal punto di vista del fenomeno atmosferico, della poesia, delle arti visive, della scienza”. Come dire che i maestri “tuttologi” non esistono, che la specializzazione introdotta anche nelle scuole elementari alza il livello dell’insegnamento e dell’apprendimento.

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