A proposito del tempo pieno e del fatto che nella circolare si specifichi che non ci sono le compresenze, Dutto, avallando la preparazione dei dirigenti scolastici che sottolineano l’improrogabilità di far deliberare i Collegi dei Docenti sulla finalità didattiche e pedagogiche delle ore di contemporaneità, garantendole agli alunni dai tagli d’organico, dice:
” Si dice senza compresenze, questo non per abolire i momenti, diciamo, di presenza dei due insegnanti, ma per richiedere che queste compresenze siano finalizzate esplicitamente, cioè mentre prima erano un dato, come dire, garantito, o comunque che poi la scuola gestiva, oggi, anche perché è difficile altrimenti organizzare il servizio scolastico tenendo conto della presenza di due insegnanti, quelle quattro ore in più o le ore che derivano magari dalla presenza dell’insegnante di inglese come specialista o dell’insegnante di religione, queste devono essere esplicitamente finalizzate; quindi, diciamo, una buona gestione da parte delle scuole consente di mantenere l’idea del tempo pieno come progetto educativo e non semplicemente come orario 40 ore, questa è la nostra posizione.”
Alla domanda relativa ai moduli integrativi presentati dai genitori in aggiunta a quelli deliberati dai Consigli d'Istituto“Questi moduli in cui si chiede la compresenza e che possono essere protocollati, hanno un valore?” Dutto risponde:
“Questi sono altri moduli con cui la scuola raccoglie le scelte e le preferenze dei genitori, quindi se ci sono altre informazioni o altre richieste, la scuola deciderà, valuterà.”
Relativamente alla scelta del modello orario nel modulo di iscrizione approvato nelle singole scuole, Dutto, smentendo completamente le rassicurazioni della Gelmini, dice che alla fine le richieste dei genitori devono fare i conti con il tempo scuola presente nei POF e con gli organici che alla fine verranno comunicati agli istituti :
“Questa non è la scelta dei genitori del modello, è una preferenza che il genitore esprime, questo consentirà alle scuole, una volta che ricevono gli organici assegnati all’istituto, di decidere qual è l’offerta formativa reale."
Riguardo al modulo di iscrizione allegato alla circolare, Dutto dice:
“Abbiamo dato un modello a titolo meramente indicativo, ci mancherebbe che andassimo oltre l’autonomia delle scuole.”
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