Gelmini e Brunetta, coppia perfetta, propongono soluzioni per innovare la scuola: telecamere, voti online, sms per aggiornare le famiglie sulle assenze dei figli da scuola.
Ancora una volta siamo costretti a lanciare un’emergenza balle: Gelmini&Brunetta non fanno altro che rispondere con delle false soluzioni a problemi reali e gravi della scuola.
Proprio la settimana scorsa alcuni Uffici periferici del ministero dell’Istruzione hanno denunciato l’assenza di fondi per il 2009 per le supplenze brevi, e le scuole non possono stilare i bilanci di quest’anno perché non sanno di quanti fondi potranno disporre. Un caos che si aggiunge alla confusione sulle iscrizioni e sul voto in condotta.
Le proposte “modernizzatrici” non sono altro che un’iniziativa mediatica per distogliere l’attenzione da quello che è un vero delirio all’interno della scuola pubblica. Inoltre gli sms alle famiglie suonano come una barzelletta: oltre al problema dei costi (come faranno le scuola a pagare gli sms?) è assurdo pensare che gli sms possano essere risolutivi in un Paese in cui l’abbandono e la dispersione scolastica è tra le più alte d’Europa.
Segue>>>
Ancora una volta siamo costretti a lanciare un’emergenza balle: Gelmini&Brunetta non fanno altro che rispondere con delle false soluzioni a problemi reali e gravi della scuola.
Proprio la settimana scorsa alcuni Uffici periferici del ministero dell’Istruzione hanno denunciato l’assenza di fondi per il 2009 per le supplenze brevi, e le scuole non possono stilare i bilanci di quest’anno perché non sanno di quanti fondi potranno disporre. Un caos che si aggiunge alla confusione sulle iscrizioni e sul voto in condotta.
Le proposte “modernizzatrici” non sono altro che un’iniziativa mediatica per distogliere l’attenzione da quello che è un vero delirio all’interno della scuola pubblica. Inoltre gli sms alle famiglie suonano come una barzelletta: oltre al problema dei costi (come faranno le scuola a pagare gli sms?) è assurdo pensare che gli sms possano essere risolutivi in un Paese in cui l’abbandono e la dispersione scolastica è tra le più alte d’Europa.
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